Una scultura di Roberto Piaia in mostra nel foyer della chiesa di San Pio da Pietrelcina
Sarà esposta dal 7 al 31 maggio nel foyer della chiesa di San Pio da Pietrelcina, a San Giovanni Rotondo, l’ultima, originale, opera d’arte di Roberto Piaia, pittore e scultore della provincia di Treviso, che dal 2009 è ufficialmente annoverato tra i migliori pittori d’Italia, avendo ricevuto la classificazione di “alto interesse critico” dal Comitato del Catalogo d’Arte Moderna (Mondadori). La mostra è stata inaugurata con una cerimonia informale, durante la quale hanno preso la parola l’artista e il rettore del Santuario, fr. Francesco Dileo.
La scultura, realizzata con marmo bianco di Carrara, s’intitola “Navitas”, termine latino che si traduce con “nascita”, “parto”. È un corpo femminile, rappresentato attraverso un gioco di materia e vuoto, che esprime e tenta di rendere visibile qualcosa che sfugge ai sensi umani: «Ho cercato di costruire la mia energia – ha spiegato l’artista – partendo dal mio essere e facendo fuoriuscire una forma di meditazione che diventa un ponte fra cielo e terra».
“Navitas” è espressione di un sincretismo di tre diversi linguaggi artistici: astrattismo, surrealismo e figurativo. Ma l’elemento che rende questa scultura un unicum e una primizia nella storia dell’arte è un’altra: «Alla fine dell’800 – ha rivelato Piaia – un incisore elvetico ha cominciato a creare delle nuove forme, scoprendo la spirale, ma in una forma abbastanza rozza, a quei tempi. In seguito è stata sviluppata da ulteriori artisti (Boccioni nel futurismo, Dalì nel surrealismo e Magritte nella metafisica), che però erano riusciti a creare la figura a fette sorretta, all’interno, da un perno. Esteticamente non era il massimo. Io, studiando queste tecniche, sono riuscito a creare una forma che mantenesse le linee della figura e in grado di sorreggersi da sola». Un traguardo che ha richiesto 30 anni di studio, quattro anni e mezzo di preparazione e sei mesi per la realizzazione.