I soldati italiani in Iraq smettano di consegnare i prigionieri ai militari statunitensi finché il governo non avrà ricevuto “rigorose garanzie sulla tutela dell’integrità fisica e psicologica di ogni persona arrestata in territorio iracheno”.
E’ la formale richiesta che il presidente della sezione italiana di Amnesty International, Marco Bertotto, rivolge, in una lettera inviata oggi, al presidente Berlusconi ed ai ministri della Difesa e degli Esteri, Martino e Frattini.
Bertotto chiede inoltre quali passi fossero stati intrapresi, durante l’occupazione dell’Iraq, per assicurarsi che gli Stati cui venivano consegnate le persone arrestate dai militari italiani rispettassero le norme internazionali sui diritti umani.
In proposito, le Convenzioni di Ginevra(III e IV) stabiliscono che i prigionieri di guerra e i civili possono essere trasferiti ad un’altra Potenza solo nel caso in cui la Potenza detentrice si sia accertata che la prima voglia e possa rispettare le Convenzioni.
Nel caso in cui non le applichi, lo Stato che ha proceduto al trasferimento deve prendere misure efficaci per rimediare alla situazione o chiedere che le persone protette le siano riconsegnate.