“…. un caloroso augurio di buon lavoro assieme al mio incoraggiamento a proseguire la costante e meritoria opera di sensibilizzazione” Sono state queste le parole con il quale il Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, ha voluto incoraggiare tutti i promotori della Campagna Italia Contro le Mine in occasione della prima Giornata Mondiale indetta dalle Nazioni Unite. Ai microfoni di Radio Padre Pio abbiamo ospitato Annalisa Formicoli, Presidente della Campagna Italiana Contro le Mine.
“Fermare questo orrore è possibile solo con un’adeguata mobilitazione di risorse e con il sostegno della comunità internazionale” – ha dichiarato Annalisa Formiconi. – È questo l’impegno che hanno preso i paesi che aderiscono al Trattato di Ottawa che bandisce le mine antipersona: ogni paese firmatario è tenuto a bonificare il proprio territorio dalle mine entro 10 anni dall’entrata in vigore del trattato, mentre tutti i paesi che sono in grado di farlo, che possiedono cioè sufficienti risorse, hanno l’obbligo di sostenere le azioni contro le mine e l’assistenza alle vittime nei paesi più poveri . Anche l’Italia è chiamata a fare la sua parte rinnovando il suo impegno a sostegno delle azioni contro le mine. Un appello all’impegno contro le mine è giunto anche dagli studenti di sei scuole romane che hanno partecipato al percorso di “educazione alla pace” promosso dalla Campagna Mine. In occasione della prima giornata mondiale per la promozione delle azioni contro le mine, gli studenti hanno inviato al Capo dello Stato i lavori più significativi che hanno realizzato durante tutto il loro percorso. Da quest’anno c’è un nuovo modo per sostenere la Campagna Italiana Contro le Mine che non costerà nulla: nella dichiarazione dei redditi basta firmare il 5 per mille. Il 5 per mille non sostituisce, ma si affianca all’8 per mille, permettendo così di scegliere liberamente di aiutare anche l’azione della Campagna Italiana Contro le Mine-Onlus, che sostiene dal 1993 la messa al bando delle mine antipersona ed i progetti a sostegno delle popolazioni vittime di questi ordigni. I Paesi gravemente minati sono ancora 84 ed ogni hanno ci sono tra le 15.000 e le 20.000 nuove vittime di questi ordigni. Il 90% delle vittime sono civili, donne, anziani e bambini .
Per info. www.campagnamine.org