Il 2004, Anno Europeo dell’Educazione attraverso lo Sport, dev’essere all’insegna dell’attività diffusa, che solo in Italia riguarda oltre tredici milioni di persone.
E’ quanto hanno chiesto oggi a Roma, attraverso il Forum del Terzo Settore, le associazioni che promuovono lo sport di base, presentando la ‘ Carta dei principi dello sport per tutti’.
Tra i relatori Edoardo Patriarca, portavoce del Forum, Antonio De Poli, coordinatore Politiche Sociali della Conferenza delle Regioni, e Leo Leone, coordinatore del Gruppo di Lavoro Associazionismo Sportivo.
Una sintesi che racchiude i criteri per distinguere questo tipo di pratica sportiva dalle altre, più strumento di promozione umana e sociale che agonismo, aperta a persone di tutte le età e condizioni.
Tra i principi contenuti nella carta, il diritto allo sport per tutti i cittadini, lo sport come parte integrante del diritto alla salute, la forma associativa come esperienza di democrazia partecipativa e dimensione rilevante dell’economia sociale, e il dovere, da parte delle istituzioni pubbliche, di garantire a tutti le condizioni per la pratica sportiva e per le attività delle organizzazioni sportive.
“L’Italia è in grave ritardo rispetto agli altri paesi –ha affermato Leo Leone ai microfoni di Radio Padre Pio- occorre che il Parlamento approvi al più presto una legge-quadro per il nostro settore, a cui poi faranno riferimento le Regioni, che dopo la riforma della Costituzione sono competenti in materia”.