Compiono 125 anni le Suore Missionarie di San Carlo Borromeo, le Scalabriniane, da subito soprannominate “suore dei migranti”.
Per celebrare l’anniversario, le comunità religiose missionarie dei 27 Paesi del mondo in cui sono presenti si sono unite nella preghiera attraverso la Rete. Le iniziative, previste per un intero anno, sono cominciate a Piacenza con una celebrazione eucaristica nella Cattedrale, che custodisce le spoglie mortali del fondatore, il beato Giovanni Battista Scalabrini.
“Vi incoraggio a mettere il vostro carisma sempre più a servizio della Chiesa”, è l’invito di Papa Francesco.

“Rispondiamo – spiega suor Neusa de Fatima Mariano, superiora generale – facendo incrociare il passato e il presente, abitando nel cuore delle migrazioni. Viviamo questa celebrazione non solo come memoria del passato, ma come profezia per l’avvenire, nell’attenzione alle sfide del nostro tempo, seguendo Gesù Cristo, sempre in cammino verso i migranti e i rifugiati.”
Quel 25 ottobre di 125 anni fa, alla presenza del cofondatore, il venerabile padre Giuseppe Marchetti, quattro suore pioniere, la beata Madre Assunta Marchetti (cofondatrice), Carolina Marchetti, Angela Larini e Maria Franceschini, emisero i primi voti.
Il volto di Gesù Cristo è nei tanti migranti che, nel mondo, fuggono o si rifugiano. Le Scalabriniane da 125 anni li accolgono a braccia aperte e continueranno a farlo, con la stessa passione delle pioniere, in obbedienza al comandamento evangelico: Ero forestiero e mi avete ospitato.