11 gennaio
Poco si sa di lui: probabilmente fu di origine ateniese.
Morì durante la persecuzione di Antonino Pio. Divenuto papa nel 138 occupando per ottavo la Cattedra dell’apostolo Pietro, durante i quattro anni del suo pontificato, dovette affrontare l’eresia gnostica di Valentino e Cedone, i quali sostenevano che ai semplici fedeli può bastare la fede, mentre ai dotti si addice la scienza che può spiegare a livello filosofico la fede.

Igino si adoperò per la preservazione dell’integrità dell’insegnamento evangelico. Egli inoltre istituì dei gradi ed una gerarchia nel clero per migliorare il servizio della Chiesa e preparare i candidati al sacerdozio attraverso un progressivo avvicinamento ai santi misteri. A lui è legata l’istituzione del padrinato per il battesimo.
Si crede che Sant’Egidio non abbia subito il martirio ma, tuttavia, è annoverato tra i martiri per aver dovuto sopportare le persecuzioni durante il suo pontificato.
Fu sepolto in Vaticano accanto al Principe degli Apostoli.
Ad imitazione di Sant’Igino proponiamoci di essere fedeli nei nostri doveri e di guidarci dalle parole che non temono il Signore.