6 febbraio 2022
Pietro Battista nasce nel 1542 in Castiglia da una nobile famiglia. Nel 1564 si fece Frate Minore e successivamente fondò vari conventi in Messico. Inviato come missionario in Oriente andò prima nelle Filippine e poi con cinque confratelli in Giappone; qui fondarono conventi ed ospedali per poveri e lebbrosi riuscendo ad ottenere numerose conversioni.
Nel 1587, però, il governatore Hideyoshi emise il primo editto contro i cristiani perché iniziava a sospettare che i missionari stessero preparando il terreno per una invasione europea. Il primo non venne subito attuato come quello del 1596. Un anno dopo il secondo editto, infatti, ventisei religiosi furono catturati: sei francescani d’origine spagnola o portoghese, tre gesuiti e diciassette terziari francescani giapponesi.

Venne loro tagliato il lobo sinistro e vennero trascinati nella città di Nagasaki dove subirono il martirio il 5 febbraio del 1597. Tra i suoi compagni martiri ci fu il gesuita Paolo Miki che nato vicino Kyoto da una nobile famiglia giapponese a cinque anni venne battezzato e a ventidue entrò novizio nei gesuiti. Esperto delle problematiche religiose orientali, divenne predicatore ma, come Pietro Battista e gli altri compagni, subì la stessa sorte. Vennero beatificati da Urbano VIII nel 1627 e canonizzati da Pio IX nel 1862.