14 febbraio
Valentino, cittadino e vescovo di Terni dal 197, divenne famoso per la santità della sua vita, la carità ed umiltà, lo zelante apostolato e per i miracoli che fece. Un oratore greco e latino, un certo Cratone, lo invitò a Roma perché gli guarisse il figlio infermo da alcuni anni a causa di una deformità fisica. Cratone promise al vescovo la metà dei suoi beni se avesse guarito il figlio ma, Valentino, gli spiegò che l’unica guarigione era la fede nell’unico Dio. Guarito il giovane, Cratone si convertì al cristianesimo insieme alla famiglia, ai greci studiosi di lettere latine Proculo, Efebo e Apollonio e insieme al figlio del Prefetto della città, Furioso Placido. Questi, nonostante l’Editto di Costantino e la conversione del figlio, continuava a seguire gli antichi culti della città. Per evitare che i cristiani della città potessero reagire, di nascosto fece arrestare Valentino e lo fece decapitare al secondo miglio della via Flaminia.

Dopo una prima sepoltura sul luogo del martirio, Proculo, Efebo ed Apollonio portarono il corpo del martire a Terni e lo seppellirono appena fuori la città. Ma a Terni il consolare Lucenzio, informato del fatto, fece catturare i tre e, sempre nella notte, li fece decapitare mentre lui se ne scappò. La popolazione intanto, sollecitata proprio da Abbondio, seppellì anche i nuovi martiri presso la tomba di Valentino. Il patronato di San Valentino sugli innamorati è legato alle ossa di due fidanzati, Sabino e Serapia, ritrovate a Terni. Per amore di Serapia, cattolica fervente, Sabino si convertì al cristianesimo.
Dopo poco però, la donna, si ammalò di tisi, allora incurabile. Non volendo separarsi da lei, Sabino si rivolse a San Valentino il quale benedì le loro nozze e pregò per l’eternità del loro amore. I due morirono abbracciati e ancora oggi le loro ossa riposano in quella postura. La figura di San Valentino è legata alla leggenda per la quale il Santo, vedendo litigare due fidanzat,i si avvicinò donando loro una rosa. Dopo aver tanto pregato, una turba di colombe colorò il cielo volteggiando sui due fidanzati che fecero pace.