06 maggio
Pietro nasce verso il 1182, 1189 a Mas-Saintes-Puelles, nella Linguadoca, da una nobile famiglia. Con la morte dei genitori, intorno ai vent’anni, si trasferì a Barcellona per sfuggire all’eresia degli Albigesi. Il luogo era dominato dagli arabi musulmani e Pietro si trasformò in mercante per riscattare i prigionieri cristiani. Non avendo più denaro per il riscatto, incominciò a raccogliere giovani della nobiltà sensibilizzandoli al problema. La conferma della sua opera la ebbe da un’apparizione della Vergine Maria la quale gli disse che suo Figlio desiderava la fondazione di un ordine religioso che si occupasse della redenzione degli schiavi. Aiutato anche da re Giacomo I e dal vescovo di Barcellona, fondò poi l’Ordine di santa Maria della Misericordia o della Mercede i cui membri si sarebbero chiamati Mercedari. Il vescovo vestì Pietro e i suoi dodici compagni dell’abito di lana bianca, in segno di omaggio alla purezza della Vergine Maria mentre il re Giacomo I donò loro lo scudo del suo regno, per conferirgli un carattere militare, e l’ospedale di Santa Eulalia, vicino alla reggia, che servì come primo convento e come casa di accoglienza e di assistenza degli schiavi riscattati e dei poveri e dei malati.
Adottarono la regola di Sant’Agostino con l’aggiunta di una quarta regola: offrirsi prigionieri al posto di un cristiano in pericolo d’apostasia. Stabilì che i cristiani liberati, prima di tornare in famiglia, accompagnassero i religiosi questuanti per testimoniare le sofferenze subite in prigionia; inoltre, volle che in ogni suo convento vi fosse un ospedale o un’infermeria per curare gli infermi, alloggiare i pellegrini, istruire e confermare nella fede i reduci dalla schiavitù. All’inizio i membri erano tutti laici, come era e rimase lo stesso Pietro, ma poi Clemente V decretò che il Maestro Generale dovesse essere sempre un sacerdote.

Nel 1245, durante un viaggio ad Algeri per un’altra serie di riscatti, avendo esaurito il denaro, egli si offrì come ostaggio per liberare atri prigionieri e poiché tardava ad arrivare il prezzo del suo riscatto, venne frustato a sangue dai musulmani, quindi caricato su una barca danneggiata in precedenza e abbandonato in mare. Per intervento soprannaturale riuscì a raggiungere sano e salvo la Spagna. Debilitato anche a causa dei molti viaggi, rinunciò alla carica di Maestro generale. Colpito dalla malaria Nel 1249 venne colpito, a Barcellona, dalla malaria e dopo aver ricevuto gli ultimi sacramenti morì il 13 maggio dello stesso anno. Fu sepolto nella chiesa del convento ma, a distanza di tempo, le sue spoglie non vennero più trovate. L’Ordine Mercedario si diffuse velocemente come il culto del suo fondatore. È Patrono di Messina e Palermo.