Gianfranco Ravasi, Prefetto della Biblioteca Ambrosiana, interviene sul best seller di Dan Brown, il Codice da Vinci, di cui è in uscita la versione cinematografica in tutto il mondo, e lo definisce il codice delle frottole.
“I testi dei Vangeli apocrifi -scrive il biblista in un articolo che sarà pubblicato sul prossimo numero di ‘Famiglia Cristiana’- spesso vengono saccheggiati in modo del tutto acritico. In più, Dan Brown li colora e li accresce con svarioni madornali, con invenzioni ulteriori decisamente grottesche. Uno degli esempi più eclatanti è quello sul matrimonio di Gesù con Maria di Magdala, cavalcato in modo grossolano e persino ridicolo dal Codice da Vinci.
Ma vi pare proprio logico che i Vangeli canonici(e gli apocrifi più antichi) ignorassero un tale fatto, quando ci dicono tutto sugli altri legami familiari di Gesù?”.
Essi infatti parlano di Maria, sua madre, di un padre legale, Giuseppe, di quattro ‘fratelli’ dei quali si elencano i nomi(Giacomo, Ioses, Giuda e Simone), di varie ‘sorelle’, di una parente di nome Elisabetta, di suo marito Zaccaria e del loro figlio Giovanni, e di altri parenti minori.
“La conclusione è ovvia –conclude monsignor Ravasi- i Vangeli canonici non parlano mai della moglie di Gesù per il semplice fatto che essa non esisteva proprio, come non esistevano eventuali figli”.