“ E’ possibile fidarsi della vita. Nessun problema è irrisolvibile. Questo è il nostro motto”.
Con queste parole ha esordito Giuseppe Garrone, fondatore e coordinatore di S.O.S. Vita, ospite di Radio Padre Pio in occasione della XXVII Giornata per la Vita, che si svolgerà in tutta Italia domenica 6 febbraio.
“800-813000 è il numero verde – continua Giuseppe Garrone– riservato a ciascuna delle migliaia di persone troppo sole di fronte a problemi troppo grandi per loro, lanciato da S.O.S. ViTA. È un telefono “salva-vite”, perché vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo. E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita. E’ un servizio ideato e gestito dalla Federazione dei Movimenti per La Vita e dei Centri Aiuto alla Vita tramite volontari e specialisti che rispondono in diretta 24 ore su 24. Il numero vedere, con il quale si può parlare gratuitamente anche dai cellulari, serve per offrire amicizia, consigli, incoraggiamento e sostegno con la convinzione, nata dalla lunga esperienza, che una vita può essere salvata sempre e che nessun problema è irrisolvibile.
L’appello che lancio dalle vostre frequenze è quello di credere che la vita è sempre un dono. Bisogna credere che c’è risposta e soluzione ad ogni problema. Lo slogan di quest’anno ci invita a fidarci della vita : Fidarsi della Vita. Però bisogna anche accettare di fidarsi di qualcuno che ci tende la mano sapendo che viene fatto senza nessun interesse e senza nessun secondo fine. Tutto viene fatto solo per amore alla vita coscienti del fatto che chi offre una mano riceve molto di più di ciò che può donare. E’ un’esperienza che ho sperimentato centinaia e centinaia di volte. E’ una grande gioia poter aiutare una persona ad accogliere la vita come il dono che Dio fa.
I Centri di risposta di S.O.S. Vita, da quando sono stati attivati, ricevono tantissime telefonate al mese e arrivano da tutta Italia. Raccontano storie di ogni genere: di solitudini e di abbandoni, di paure e di violenze, di timori per gravidanze non volute, di difficoltà per figli non desiderati o già nati, di tormenti, di rimorsi, sofferenze psicologiche e morali, rimpianti per aborti fatti e mai dimenticati”.