Da ormai 16 anni Legambiente Solidarietà promuove il “Progetto Chernobyl” per ospitare i bambini che provengono dalle aree più contaminate della Bielorussia e dell’Ucraina. Sono trascorsi 18 anni da quel drammatico 26 aprile 1986 in seguito al drammatico incidente che sconvolse la Bielorussia e tutte le zone vicine. A distanza di anni, lo scoppio del reattore continua ad avere conseguenze sulla vita e la salute della popolazione. Legambiente Solidarietà cerca di intervenire su due fronti: da una parte con gli aiuti in loco, perché da un punto di vista sanitario il paese è povero e sfornito di tutti gli elementi necessari a curare la popolazione; dall’altra l’accoglienza di circa 2 mila bambini l’anno, da giugno a settembre, ospitati in famiglie italiane. Durante loro permanenza in Italia, i piccoli bielorussi vengono sottoposti ad analisi cliniche e curati nel miglior modo possibile. Inoltre la sola alimentazione italiana, composta da cibi naturali e nutrienti, contribuisce ad espellere dal loro organismo circa il 50% di sostanze tossiche. Legambiente attraverso questo progetto si è dichiarata soddisfatta di come sta procedendo l’iniziativa. I bambini ogni anno tornano a casa carichi non solo di prodotti italiani, indispensabili per la loro alimentazione, ma anche di affetto e calore ricevuti dalla famiglia che li ha ospitati.
San Giovanni Rotondo “Città della Pace” per il Rotary International
San Giovanni Rotondo, nel nome di Padre Pio, è diventata la capitale mondiale della pace per il Rotary International