Ceriana, Porpetto, Bova, Citerna, Rorà, Calascio…tanti nomi poco noti, come la realtà che indicano: quell’Italia detta, forse a torto, minore, e che costituisce i tre quarti del territorio nazionale.
Per questa Italia ancora un po’ nascosta, e per i suoi tanti estimatori, tra cui spicca Carlo Azeglio Ciampi, da quest’anno c’è una data di riferimento: il 28 marzo.
‘Voler bene all’Italia: festa nazionale della PiccolaGrandeItalia’ sarà il tema della prima edizione, realizzata con il patronato del Quirinale e la collaborazione di enti locali ed associazioni di categoria.
“Un appuntamento di cui ringraziare soprattutto il presidente Ciampi –ha dichiarato a Radio Padre Pio Ermete Realacci, Legambiente, che ha trasferito la battaglia per i piccoli comuni anche in Parlamento- La giornata sarà l’occasione per ribadire, attraverso centinaia di iniziative diffuse, che occorre difendere e valorizzare la storia, le tradizioni, il paesaggio ed i prodotti di questi luoghi, parte insostituibile dell’identità nazionale.. I piccoli comuni sono una grande opportunità per lo sviluppo ‘buono’ del nostro paese, un baluardo contro la globalizzazione, un presidio del territorio, un’occasione per l’occupazione giovanile”.
Richiamando l’attenzione su questo tema, Ciampi ha definito i piccoli comuni ‘parte integrante, costitutiva della nostra identità e della nostra Patria’.