Si celebra oggi 24 marzo la 12° Giornata di Preghiera e di Digiuno per i missionari martiri, promossa dal Movimento Giovanile Missionario delle Pontificie Opere Missionarie sul tema “Perseguitati ma non abbandonati”.
“Sono trentacinque i testimoni del Vangelo trucidati nell’anno 2003 – ricorda padre Giuseppe Buono, missionario del PIME (Pontificio Istituto Missione Estere) e fondatore del Movimento giovanile Missionario ai microfoni di Radio Padre Pio – tra arcivescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e laici, di nazionalità diverse. Il loro sacrificio si è consumato in Africa, in America ed Asia.
Con la scelta del tema di quest’anno abbiamo voluto proporre alla riflessione e all’attenzione di tutti i fedeli la realtà della prima comunità cristiana, sofferente ad immagine del Servo di Jahvè, ma costantemente sorretta dall’aiuto divino.
La ricorrenza è stata preparata da due giorni di condivisione spirituale, con l’Adorazione Eucaristica per i missionari martiri e la preghiera per le vocazioni missionarie e il rito della Via Crucis.
Alla commemorazione dei missionari caduti, “militi ignoti della grande causa di Dio” così come li definisce il Sommo Pontefice (Terbio Millennio Adveniente), e alla meditazione sul binomio missione – martirio è infine dedicata la Veglia di preghiera e testimonianza che si celebra questa sera a livello diocesano, nelle comunità parrocchiali e di vita consacrata, nei seminari.
La preghiera sarà accompagnata dal digiuno e da un gesto di solidarietà fraterna destinato quest’anno alla costruzione di cappelle nella Repubblica Democratica del Congo.
L’offerta della propria sofferenza da parte delle persone ammalate e la visita a luoghi di sofferenza (ospedali, case di riposo, carceri) costituiranno ulteriori segni di comunione con i missionari e le missionarie sparse nel mondo”.