Proseguono a Novara gli incontri “Passio 2008. Cultura e arte attorno al mistero pasquale” (vedi news del 25.02.08)
Nel talk-show di mercoledì scorso, tenutosi nell’Auditorium “Aldo del Monte” del Seminario novarese, si è discusso della medicina a servizio dell’uomo, la cura del corpo e dello spirito, per riaprire prospettive di vita.
All’incontro dal titolo “Giuseppe d’Arimatea e la cura del corpo di Gesu” hanno preso
parte la dott.ssa Gianna Zoppei, il dott. Alfredo Anzani e il seminarista Luca Inversi, del “San Raffaele” di Milano, don Carmine Arice, del “Cottolengo” di Torino e il biblista don Francesco Bargellini.
“Sii benedetto, con l’aiuto di Dio faremo tutto quello che ti occorre, per la tua salute e per la tua pace” è il messaggio di benvenuto per i malati che entrano all’ospedale San Raffaele, testimone di un’attenzione globale alla persona del malato, che è stato il filo conduttore dell’incontro. Compito del medico è quello di servire il malato con le cure migliori e di aiutarlo ad vivere e superare la malattia standogli accanto e facendo tutto il possibile per alleviare il suo dolore, senza dimenticare i familiari del malato, anch’essi sofferenti, e alleati nell’alleviare i disagi del malato e nel recuperarlo all’amore per la vita. Allo stesso tempo il malato deve riconoscere nel medico una persona di cui si può fidare, che si pone al suo servizio, per curarlo ed aiutarlo. Il medico si pone come Cristo servo nei confronti del malato, di cui vede e rispetta l’umanità e in cui scorge i tratti del Cristo sofferente.
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