Legambiente e il Dipartimento di Protezione civile promuovono per il secondo anno consecutivo “Operazione Fiumi 2004”, la prima campagna nazionale sulla prevenzione del rischio idrogeologico.
“Quest’anno, anche in collaborazione con gli scout – ha detto Simone Andreotti portavoce nazionale ai microfoni di Radio Padre Pio – vogliamo occuparci di quello che è il rischio più grande in Italia. Siamo abituati con poche gocce a vedere allagamenti e alluvioni e quindi è una campagna che vuole portare in giro per il Paese la cultura della prevenzione su due punti fondamentali: informare ovvero dire ai cittadini cosa devono fare e dove devono andare in caso di emergenza. L’informazione è l’elemento fondamentale che salva tante vite umane, è l’elemento che fa la differenza, tra un semplice allagamento ed una catastrofe. Purtroppo ancora oggi c’è poca conoscenza di questi argomenti e spesso si vedono con i fiumi in piena persone che corrono su un ponte per vedere l’onda di piena che passa ed è un comportamento pericolosissimo da adottare ”
“Operazione Fiumi 2004” prevede 10 tappe dal nord al sud dell’Italia, fino al 9 maggio, con mostre, stand, giochi, e sarà presente ad ogni appuntamento un esperto di protezione civile.
“Il secondo punto sul quale abbiamo incentrato la campagna – ha proseguito Andreotti – è la necessità di prevenire. Per prevenzione s’intende la manutenzione di un territorio che negli anni è stato martoriato dall’abusivismo, da un’urbanizzazione irrazionale. Si vedono spesso case costruite quasi dentro i fiumi, ne abbiamo purtroppo tragici ricordi e quindi cerchiamo di sensibilizzare assessori e cittadini sulla necessità di una manutenzione ordinaria dei nostri corsi d’acqua.”
Il messaggio che vuol lanciare la campagna è che evidentemente in un paese come l’Italia, che ha un sistema di Protezione Civile tra i migliori del mondo non è ammissibile dover fronteggiare catastrofi, è necessario fare una seria prevenzione per mantenere incolume il nostro territorio e scoprire che la messa in sicurezza può andare di pari passo con il rispetto degli ecosistemi fluviali e rendere i fiumi più fruibili a tutti i cittadini.