La metà dei candidati italiani eletti al parlamento europeo sono incompatibili, a partire da presidente e vicepresidente del Consiglio(Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini).
Lo denunciano le Acli – Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani analizzando sul proprio sito (www.acli.it) i risultati della competizione elettorale appena conclusa.
1 eletto su 2 dovrà dunque scegliere, entro 30 giorni, se andare a Strasburgo o mantenere il proprio attuale incarico, lasciando il seggio europeo al primo dei non eletti della sua lista.
Salvo che anche questi non sia incompatibile.
Intanto, il presidente Luigi Bobba torna a parlare di Costituzione europea alla vigilia del Consiglio di Bruxelles, che vedrà riuniti nei prossimi due giorni i capi di Stato e di Governo dei venticinque Paesi membri.
“Dopo la pesante affermazione delle forze antieuropeiste e dell’astensionismo –afferma il presidente- è più che mai urgente l’approvazione della Carta fondamentale dell’Unione, per offrire finalmente ai cittadini una visione d’Europa che ne rifletta i valori, i diritti e gli obiettivi sociali. Noi ci auguriamo davvero che un accordo sia trovato, ma non basta approvare un testo: è necessario che i governi adottino una buona Costituzione che dica con chiarezza ai cittadini quello che l’Europa intende essere e non solo come intende organizzarsi.
La Carta dei diritti fondamentali adottata a Nizza –conclude Luigi Bobba- sia parte integrante del testo Costituzionale; nel preambolo della Costituzione vi sia un esplicito richiamo alle radici cristiane; la democrazia partecipativa sia riconosciuto come un elemento chiave della buona governabilità.