Penultima udienza prima della pausa estiva per papa Francesco che, parlando dei Dieci Comandamenti, ha spiegato che “sono il cammino per la libertà, perché sono la parola del padre che ci fa liberi nella vita”.
Il Papa ha parlato della differenza fra comando e parola, sottolineando che “il comando è una comunicazione che non richiede il dialogo. La parola, invece, è il mezzo essenziale della relazione come dialogo. Dio Padre crea per mezzo della sua parola, e il Figlio suo è la Parola fatta carne. L’amore si nutre di parole, e così l’educazione o la collaborazione. Due persone che non si amano, non riescono a comunicare. Quando qualcuno parla al nostro cuore, la nostra solitudine finisce, riceve la parola, si da la comunicazione, Dio si comunica in queste dieci parole”.
“La comunicazione”, ha continuato Francesco, “si realizza per il piacere di parlare e per il bene concreto che si comunica tra coloro che si vogliono bene per mezzo delle parole”. “È un bene che non consiste in cose, ma nelle stesse persone che scambievolmente si donano nel dialogo”. “Ma questa differenza non è una cosa artificiale”, ha commentato uscendo dal testo scritto.
“La gente”, ha concluso, “si rende conto se un cristiano ragiona da figlio o da schiavo. E noi stessi ricordiamo se i nostri educatori si sono presi cura di noi come padri e madri, oppure se ci hanno solo imposto delle regole. I comandamenti sono il cammino per la libertà, perché sono la parola del padre che ci fa liberi nella vita. Il mondo non ha bisogno di legalismo, ma di cura. Ha bisogno di cristiani con il cuore di figli”.