“Avevo 15 anni nel 1962, quando cominciai ad avvertire uno strano dolore al ginocchio sinistro, che pan piano perse la normale articolazione
Ha esordito con queste parole Antonio Varone ai microfoni di Radio Padre Pio nel raccontarci la sua testimonianza per tutto ciò che Padre Pio ha operato nella sua vita, nel corso della rubrica Padre Pio Santo: vita, parole e fatti del frate cappuccino, in onda tutte le sere sulle nostre frequenze.
“Dopo una serie di cure e accertamenti – continua il Sig. Varone – giunse la terribile diagnosi: si trattava di un tumore osseo la cui natura poteva essere determinata solo da un intervento chirurgico, il quale presentava però il rischio che la gamba dovesse venire amputata.
Mia madre ed una mia zia mi portarono a San Giovanni Rotondo per poter incontrare Padre Pio e ricevere da lui una speciale benedizione.
Partecipammo alla messa che il Padre celebrò alle ore 5, quindi, nel corridoio del convento, aspettammo il suo passare.
Quando Padre Pio giunse, il frate che l’accompagnava mi invitò ad oltrepassare lo sbarramento e ad avvicinarmi. Emozionato, esitai e il Padre varcò la porta del convento. Quel frate mi fece segno di entrare. Mi trovai così sulla scala che portava al piano superiore. Salivo in silenzio…ma il Padre si accorse della mia presenza.
Nel suo dialetto disse:Ma che succede? Ora mi vengono pure appresso!. Mi feci coraggio e riuscii a dire solo: Padre, devo essere operato.
Mi fissò negli occhi e, porgendomi la mano da baciare, aggiunse: Va’ e prega perché tutto vada bene.Fui operato nel mese di luglio. L’intervento andò bene e non fu necessario amputare la gamba. Mentre si aspettava l’esito bioptico, mia madre avvertì un intenso profumo. I risultati furono lusinghieri, tanto da escludere la cobaltoterapia. Ero salvo!
Da allora Padre Pio è entrato nella mia vita e mai ne uscirà”.