L’Associazione Ong(organizzazioni non governative) italiane denuncia la riduzione del fondo per gli aiuti ai paesi più poveri.
Una situazione creata dal taglio trasversale su tutti i Ministeri, colpendo quello degli Affari Esteri con una diminuzione di 83 milioni di euro. Di questi, 48 vengono prelevati dai 600 previsti dal Fondo a Dono della prima bozza di Finanziaria.
“Già non ci soddisfaceva il piccolo incremento approntato rispetto al 2005 –ha dichiarato Sergio Marelli, presidente dell’Associazione- Ora questo taglio proposto, corrispondente a un decimo delle risorse, è una mossa che rende risibile il tanto declamato impegno del Governo a dare un segno di controtendenza rispetto all’esecutivo precedente. Anche questa volta sono state addotte dal Ministero dell’Economia le solite giustificazioni. Ma non capiamo perché valgano sempre per gli aiuti alla cooperazione internazionale e non per altri stanziamenti, come le missioni militari all’estero, la cui spesa resta invariata a mille milioni di euro”.
A completare il quadro, la quasi sicura soppressione del 5 per mille, che rappresenta una nuova modalità di raccolta fondi dai privati.
“All’indomani della chiara presa di posizione del ministro D’Alema, che ritiene non perseguibile la strada della presenza militare come unica soluzione per risolvere i conflitti nel mondo –è la conclusione di Marelli- e preso atto del suo esplicito riferimento alla necessità di incrementare la cooperazione internazionale e allo sviluppo, ci chiediamo dove sia la coerenza di questo Governo. Una coerenza messa in discussione anche dal fatto che sia stata nominata una Vice Ministra alla Cooperazione, Patrizia Sentinelli, che oggi rischia di veder tolti tutti i mezzi per poter esercitare la sua delega”.