Questa sera, dal Santuario di Santa Maria delle Grazie in San Giovanni Rotondo si è elevato un grido di preghiera e di Pace.
I confratelli di Padre Pio hanno accolto l’invito di Papa Francesco, rivolto a tutti i credenti e non credenti di fare in questo giorno, mercoledì delle ceneri, una giornata di digiuno per la pace. Il Papa ha invitato in modo speciale i credenti a dedicarsi intensamente alla preghiera e al digiuno.

Fra Francesco Dileo, rettore del Santuario, all’inizio del momento di preghiera per la Pace, ha espresso “piena solidarietà con tutti quei popoli che purtroppo stanno affrontando la terribile esperienza della guerra, in modo particolare la nostra solidarietà – ha detto – con il popolo ucraino che dall’alba di giovedì scorso si trova ad affrontare l’attacco delle forze armate russe”. Una preghiera, quella di questa sera, per “stare vicino alle sofferenze del popolo ucraino e per sentirci tutti fratelli ed implorare da Dio la fine della guerra”.

Dalla Custodia “San Pio da Pietrelcina” dei frati Minori Cappuccini in Ucraina sono giunti due video messaggi di Fra Costantino Morozov dal convento di Vinnycja e Fra Leonid Micalec dal convento di Crasyliv che hanno raccontato cosa sta accadendo in questi giorni. I confratelli cappuccini dall’Ucraina hanno chiesto preghiere per la pace.

Il momento di preghiera per la Pace è stato guidato da Padre Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo che ha ribadito “Siamo qui a pregare e a digiunare per dire che l’unica parola cristiane di fede è pace “beati gli operatori di operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio e beati coloro che hanno fame e sete della giustizia perché saranno saziati di pace e giustizia“.
“Abbiamo bisogno – ha detto padre Franco – della migliore politica che è quella che dichiara la pace e non la guerra è quella che disarma togliendo la linfa delle armi che alimentano la guerra”.

Infine ha preso la parola Don Oleg Grygorets assisitente spirituale dell’esarcato apostolico di rito greco cattolico degli ucraini residenti in Italia: “preghiamo per pace in Ucraina e in tutto il mondo, preghiamo per tutti quelli che faranno un dono per aiutare la mia patria e per quelli che lo riceveranno. Da parte mia, da parte della nostra comunità, da parte della nostra Chiesa voglio dire grazie a tutti voi, grazie per le vostre preghiere. Dio vi benedica.”

Prima della benedizione finale, don Oleg ha intonato in lingua ucraina un canto alla Madonna per chiedere la Pace per l’Ucraina.