“Se approvati, i DiCo finiranno per creare una mentalità secondo la quale non vale la pena mettere su una famiglia nel senso tradizionale del termine e spendersi per essa”.
Monsignor Benigno Luigi Papa, vicepresidente della Cei (Conferenza episcopale italiana),
spiega i motivi per cui il disegno di legge Bindi-Pollastrini è da bocciare.
“Si tratta di un provvedimento legislativo che, come tutti i provvedimenti legislativi, non si limita soltanto a registrare una situazione di fatto esistente(le coppie di fatto) –argomenta l’arcivescovo di Taranto- ma diviene un evento culturale destinato a incidere profondamente nel costume della nostra popolazione.
È stato così per la legge sul divorzio.
Presentata, a suo tempo, come una legge che veniva incontro a situazioni umane insostenibili e drammatiche, ha finito per creare una mentalità divorzista, per cui gli sposi, di fronte a una qualsiasi tensione, che inevitabilmente si crea all’interno della famiglia, invece di impegnarsi per ricomporre nell’unità le tensioni, trovano nel divorzio il facile sbocco per la soluzione della crisi.
È stato così per la legge sull’aborto.
Ha finito anch’essa per generare una mentalità abortista, per cui la vita umana è diventata sempre di più una realtà di poco conto, sulla quale imperversa una inedita violenza omicida.
Il timore è che accada qualcosa di analogo anche per i DiCo.
Essi, se approvati, finiranno per creare una mentalità, secondo la quale non vale la pena mettere su una famiglia nel senso tradizionale del termine e spendersi per essa.
La famiglia, quindi, non sarebbe più la prima cellula della società”.
Monsignor Papa conclude con l’auspicio che chi ha la responsabilità legislativa del Paese valorizzi al massimo la funzione pedagogica della legge, giacché essa genera cultura e costumi.