Il Mercoledì delle Ceneri a San Giovanni Rotondo
Il padre guardiano della fraternità di San Giovanni Rotondo, fr. Carlo Laborde, ha presieduto una solenne celebrazione Eucaristica nel giorno che segna l’inizio della Quaresima: il mercoledì delle Ceneri.

Con il Mercoledì delle Ceneri prende il via la Quaresima, tempo di conversione. L’imposizione delle ceneri: un rito che esprime che cos’è il tempo quaresimale e che dispone il cuore del credente a rimettersi in cammino verso Dio. Preghiera, penitenza e carità gli strumenti per una vera conversione.
“La cenere di questo mercoledì di Quaresima sulla nostra testa – ha ricordato fr. Carlo – è già cenere di Risurrezione. Dio è in grado di tirare fuori la vira dalla morte e la risurrezione dalle ceneri dell’uomo vecchio chiamato ha morire in questo tempo di grazia.
“Diamo inizio ad un tempo forte dell’anno liturgico della Chiesa: la quaresima – ha ribadito il padre guardiano. Diamo inizio all’allenamento quaresimale. Un esercizio pratico di vita cristiana, di preghiera di ascolto più attento e assiduo della Parola di Dio, di penitenza, di conversione del cuore, all’amore di dio e dei fratelli. E’ il tempo del combattimento, della lotta spirituale, per rimanere fedeli al Signore e per vincere le insidie del maligno. E’ un’occasione da non perdere, questo è il momento favorevole, questo è il tempo o il giorno della salvezza. In fondo si tratta di purificare il cuore da tutto ciò che lo ingombra e lo inquina: le passioni disordinate, l’egoismo, la superbia, l’impurità, le invidie, il risentimento, l’odio, l’indifferenza di fronte ai bisogni altrui, gli idoli del consumismo. Il cuore va purificato, perché si ritrovi rinnovato per celebrare la Pasqua con gli azzimi della novità”.

fr. Carlo ha così concluso: “affidiamo a Maria Santissima delle Grazie e al nostro San Pio, gli inizi del nostro cammino penitenziale. Che Maria sostenga il nostro impegno, dia forza alla nostra perseveranza nei propositi e i nostri sforzi per accogliere con frutto la grazia di Dio che in questo tempo, in modo particolare, ci raggiunge, per fare di noi uomini e donne nuove, partecipi della vita nuova del Cristo risorto. Che Padre Pio, uomo di preghiera e di sofferenza, come lo definì il beato Paolo VI, ci assista con la sua intercessione dal cielo e ci sproni con i suoi luminosi esempi di santità”.
