Operazione Colomba, il corpo civile per la pace fondato nel 1992 dall’associazione Papa Giovanni XXIII di don Oreste Benzi è in cerca di “reclute” da inviare in tutti quei luoghi martoriati della guerra per portare un messaggio di pace, amore e fratellanza. Ai microfoni di Radio Padre Pio abbiamo ospitato Alberto Capannini, coordinatore dell’Operazione Colomba il quale ci ha spiegato l’importanza del progetto.
“L’Operazione Colomba è nata nel 1992 con la guerra Jugoslava – ha ricordato Alberto Capannini – dal desiderio di provare a vivere la nonviolenza in zona di guerra e di condividere la vita di chi è costretto a subire la violenza dei conflitti. Abbiamo vissuto sui diversi fronti, riunendo le famiglie, proteggendo con la nostra presenza le minoranze etniche provando a guarire le ferite, gettare ponti e, a partire dal 1995, abbiamo esportato questo modo di entrare nelle guerre anche in Albania, Kossovo, in Africa in Sierra Leone e nella Repubblica democratica del Congo ed in Chiapas (Messico) e più di recente in Palestina e Israele e ancora in Kossovo, convinti che dal vivere con le vittime della guerra nascono delle strade per la pace inaspettate. Il nostro specifico è creare dei rapporti di amicizia, di comunione con ogni persona e ogni popolo, a partire da coloro che soffrono. Vogliamo condividere la nostra vita con qualunque persona soprattutto se è nella sofferenza, al di là della nazionalità, della religione, del colore della pelle. Il fatto di essere presenti su diversi fronti di guerra e di condividere la vita con chi di più ha subito le conseguenze del conflitto è una nostra precisa scelta, tentiamo di promuovere con la nostra presenza un cammino non violento di dialogo e di riconciliazione a tutti i livelli: dalla vita all’interno dei campi profughi, ai rapporti tra i campi profughi e la città, a quelli tra diverse etnie e tra chiese e religioni diverse per giungere ai rapporti tra i governi. Il nostro obiettivo è quello di diventare un corpo civile di pace, un esercito disarmato che interviene efficacemente nei conflitti armati e sociali acuti, per questo ci siamo organizzati in tre livelli: il primo formato da coloro che dedicano a tempo pieno la propria vita a rendere concreto questo sogno, il secondo di coloro che danno disponibilità di tempo medio lunghe ed il terzo di mobilitazione popolare, anche per brevi periodi. E’ possibile aderire al bando dell’Operazione Colomba fino alla prima settimana di novembre. Sono necessari i 18 anni compiuti e un passaporto valido per l’estero, oltre alla disponibilità a un impegno di due anni in zone di guerra”.
Per inf. www.operazionecolomba.org