Sarà un Capodanno diverso, all’insegna della solidarietà e della sentita partecipazione al dolore di quanti soffrono e delle vittime del maremoto in Asia. Numerose le iniziative in tutta l’Europa, bandiere a mezz’asta in diverse capitali, niente brindisi e feste in piazza. Da Nord a Sud, nel nostro paese si stanno moltiplicando le iniziative volte a raccogliere fondi da destinare alle popolazioni asiatiche colpite da questa immane tragedia.
“Il disastri che ha colpito il Sud Est Asiatico, ha sconvolto territori immensi, vasti quanto l’Europa, seminando distruzione e morte. E i più colpiti sono in assoluto i più poveri fra i poveri. Quanto è avvenuto non può lasciarci indifferenti, ci appartiene; è parte della nostra vita”. Questo l’appello lanciato dalle Acli, le associazioni cristiane dei lavoratori italiani, che invitano il Paese a non accendere i tradizionali fuochi d’artificio, ma devolvere l’equivalente alle associazioni che si occupano di sostenere le popolazioni colpite.
“Per fondare una speranza reale di futuro per questo nostro mondo globalizzato, appare sempre più prioritario e urgente, acquisire la piena consapevolezza dei comuni destini della famiglia umana. Le popolazioni vittime di una catastrofe dai contorni ancora indefiniti ed imprevedibili, davvero epocali, ci chiedono gesti concreti di vicinanza, di solidarietà operosa”.