Quest’anno è toccato alla Valle D’Aosta donare al Santo Padre il tradizionale abete natalizio, che come di consuetudine è stato posto in Piazza San Pietro accanto al presepio.
Oltre al grande albero, un esemplare di abete rosso (Picea excelsa) di 110 anni, prelevato a Pré-Saint-Didier, sono stati portati a Roma dai boschi valdostani più di venti abeti che adorneranno i luoghi più significativi del Vaticano.
La consegna ufficiale avverrà mercoledì prossimo, quando una rappresentanza di 300 valdostani insieme al presiedente della Regione Carlo Perrin e il vescovo di Aosta Mons. Giuseppe Anfossi saranno ricevuti in udienza dal Santo Padre.
“L’offerta del dono dell’Albero di Natale – ha spiegato ai microfoni di Radio Padre Pio il presidente della Regione Carlo Perrin – è un’occasione per la Valle d’Aosta per consolidare il profondo legame che la unisce al Pontefice e per dimostrargli gratitudine per l’attenzione particolare che, da molti anni, riserva a questa terra. Il Santo Padre fu colpito dalla bellezza della nostra terra durante la visita pastorale del 1986. Tre anni dopo volle ritornarci per trascorrervi una breve vacanza, alcuni giorni di riposo nel verde e nella tranquillità delle montagne”.
“Per la nostra regione – ha sottolineato il presidente Perrin – donare un albero e una scultura in legno significa offrire ciò che abbiamo di meglio: l’ambiente e la tradizione. L’albero è il simbolo delle ricchezze naturali e paesaggistiche della Valle d’Aosta; un patrimonio straordinario per la cui conservazione i Valdostani si adoperano da secoli.”
Nel corso dell’Udienza il presidente Perrin offrirà al Pontefice una scultura in legno dell’artigiano valdostano Franco Pinet. In questa sala verrà allestito un albero di Natale, il cui addobbo è stato ideato per l’occasione dall’Institut Valdôtain de l’Artisanat.