Una vecchia sdraio, un paio di ruote e la creatività di un simpatico bagnino romagnolo. Questi gli elementi che da qualche anno permettono a Paolo Zavoli, proprietario del Bagno 109 di Riccione, di offrire ad un gruppo di bagnanti diversamente abili le attenzioni di cui hanno bisogno.
“Ogni anno metto a disposizione di persone meno fortunate di me i miei muscoli e la mia forza – ha raccontato il signor Zavoli ai microfoni di Radio Padre Pio – Quando ero più giovane riuscivo a prenderle in braccio e a portarle in acqua, adesso che gli acciacchi della vecchiaia si fanno sentire ho pensato bene di fare funzionare il cervello. Ho pensato di costruire una sedia che potesse consentire alle persone con disabilità motoria di arrivare in acqua senza difficoltà. Si tratta di una semplice ausilio artigianale, realizzato con una vecchia sdraio sulla quale ho montato lateralmente un paio di ruote, questa mi permette di spingere il bagnante fino all’acqua e poi con lo stesso sistema di ricondurlo nuovamente in spiaggia.”
La storia del bagnino-inventore, come lo hanno soprannominato i suoi bagnanti, è la prova di come con un po’ d’inventiva e sensibilità, possa essere davvero vacanza per tutti.