La parabola del buon seminatore è al centro della catechesi pronunciata da papa Francesco, nel corso dell’udienza generale di oggi, incentrata sul dono della fortezza. Parafrasando la celebre pericope evangelica, il Papa ha detto che "con il dono della fortezza, invece, lo Spirito Santo libera il terreno del nostro cuore, lo libera dal torpore, dalle incertezze e da tutti i timori che possono frenarlo, in modo che la Parola del Signore venga messa in pratica, in modo autentico e gioioso".
Lo Spirito di Fortezza è straordinariamente presente nei momenti difficili e nelle situazioni estreme della vita. Per la Chiesa, secondo il Papa, il dono della fortezza si esplica in maniera sublime quando qualcuno dei suoi figli è chiamato a dare la vita per rimanere fedeli al Signore e al suo Vangelo: "anche oggi non mancano cristiani che in tante parti del mondo continuano a celebrare e a testimoniare la loro fede, con profonda convinzione e serenità, e resistono anche quando sanno che ciò può comportare un prezzo più alto". Ma lo Spirito di Fortezza è alla base delle difficoltà della vita di ogni giorno, nelle situazioni ordinarie dell’esistenza, costituendo una santità del quotidiano che non rimbalza mai all’attenzione: "Quanti uomini e donne – noi non sappiamo i loro nomi – che onorano il nostro popolo, onorano la nostra Chiesa, perché sono forti: forti nel portare avanti la loro vita, la loro famiglia, il loro lavoro, la loro fede. Questi nostri fratelli e sorelle sono santi, santi nel quotidiano, santi nascosti in mezzo a noi: hanno proprio il dono della fortezza per portare avanti il loro dovere di persone, di padri, di madri, di fratelli, di sorelle, di cittadini. Ne abbiamo tanti! Ringraziamo il Signore per questi cristiani che sono di una santità nascosta: è lo Spirito Santo che hanno dentro che li porta avanti! E ci farà bene pensare a questa gente: se loro fanno tutto questo, se loro possono farlo, perché non io?" Il Papa, infine, ha esortato i presenti a non lasciarsi andare alla pigrizia o dallo sconforto, "soprattutto di fronte alle fatiche e alle prove della vita". Sarà il dono della fortezza a sorreggerci quando le ombre saranno più forti della luce.