La Puglia pellegrina ad Assisi

A distanza di 20 anni dall’ultima partecipazione ufficiale nel 1987, la Puglia torna ad Assisi per le celebrazioni in onore di San Francesco e per riaccendere con il sindaco di Bari Michele Emiliano, in nome di tutte le Regioni e Comuni, la lampada votiva sulla tomba di San Francesco. “San Francesco, che andò come primo cristiano in Oriente – ha sottolineato il sindaco di Bari – non con la spada ma con il dialogo e la fratellanza in nome del suo Dio, ci insegna che non è la scelta religiosa a dividere le culture, ma se è coerente e pura, è proprio essa l’anima che unisce i popoli. Noi pugliesi, tornando ad Assisi, per compiere insieme un gesto di grande significato simbolico e cristiano, affermiamo quella vocazione antica che vuole la gente di Puglia accogliere con fraternità gli stranieri, i pellegrini e i viandanti”. Un atto, quindi, di devozione particolarmente importante che quest’anno offre alla Puglia, il privilegio di alimentare la lampada votiva del Santo e richiedere la sua protezione sulla nazione italiana. Dalle cinque province pugliesi, sono giunti ad Assisi 2mila litri di olio offerti dalle parrocchie e dalla Coldiretti. Nell’offertorio, durante la solenne concelebrazione eucaristica presieduta da mons. Cosmo Francesco Ruppi, presidente dei vescovi di Puglia è stato offerto sull’altare anche l’olio donato dall’associazione antimafia “Liberà” proveniente dai terreni pugliesi confiscati alle organizzazioni criminali per mano di un ex detenuto e di un familiare di vittima di mafia. Un evento significativo messo in risalto anche nel saluto del custode della basilica padre Vincenzo Coli, attuale custode del sacro convento d’Assisi:”La presenza di Francesco ha dato in terra di Puglia buoni frutti sia per la comunità ecclesiale che per quella civile”. E d’altronde, come hanno ricordato anche i ministri provinciali francescani, la terra pugliese è stata una grande culla di un francescanesimo fatto di modelli di vita e di Santi.