I rapporti di Padre Pio col glorioso San Giuseppe, rapporti di devozione e di amore, sono di vecchia data. Risalgono ai primi anni del fanciullo Francesco. Il padre Benedetto da San Marco in Lamis, suo confessore e direttore di spirito, in una «cronichetta», riguardante i primi anni di vita del Servo di Dio, descrivendo gli attacchi diabolici, ai quali andava soggetto, annota: «La devozione piú tenera e la fiducia erano nella Vergine e in san Giuseppe». E ancora, parlando delle celesti visioni, delle quali, sempre il fanciullo Francesco, veniva gratificato dal Signore, afferma: <«Spesso e continue della sacra Famiglia»,cioè di Gesú, Maria e Giuseppe.
Quest’ultimo episodio delle celesti visioni è confermato dallo stesso Padre Pio. Nel 1912, stando a Pietrelcina, il venerato Padre era violentemente malmenato da satana e dai suoi satelliti. Chi erano i suoi difensori e consolatori? Alcuni personaggi celesti, tra i quali il padre putativo di Gesù. Lo stesso Padre Pio dice: “Barbablù non si vuole dare per vinto. Da vari giorni in qua mi viene a visitare assieme con altri suoi satelliti armati di bastoni e di ordigni di ferro e quello che è peggio sotto le proprie forme. Chissà quante volte mi ha gittato dal letto, trascinandomi per la stanza. Ma pazienza! Gesù, la Mammina, l’Angioletto, San Giuseppe del padre San Francesco quasi sempre con me“ (Epistolario I, 252).
Guardando al glorioso Patriarca per la sua continua assistenza, Padre Pio lo onorava con frequenti preghiere. Nel breve Diario ho scritto nell’estate del 1929, tra le varie novene, il venerato Padre enumera anche quella San Giuseppe. E il glorioso Patriarca che morì tra Gesù e Maria, gli ottenere la grazia di una santa morte. Padre Pio morì serenamente, invocando i nomi dolcissimi di Gesù e di Maria.
Per contemplare il quadro del rapporto di amore e devozione del venerato Padre verso il Patriarca, bisogna ricordare altri episodi.
La coroncina irresistibile al Sacro Cuore di Gesù, prima del Salve Regina, ha un’invocazione a San Giuseppe. Quella invocazione, in quel primo tempo, suonava così: “San Giuseppe, amico del Sacro Cuore di Gesù” Padre Pio propose: non amico bisogna chiamarlo, ma padre putativo di Gesù.
La correzione trovò consensi e l’arcivescovo di Manfredonia e l’approvò.
“Com’è bello San Giuseppe!! “Questa esclamazione che il venerato Padre pronunziò al termine della sua terrena esistenza, chiude degnamente il suo rapporto di amore e di devozione verso il glorioso Patriarca, padre putativo di Gesù, sposo di Maria vergine, patrono della buona morte.
La bellezza spirituale di Colui, che è stato definito dal Vangelo “uomo giusto”, lo attirava irresistibilmente.