Siccità imprevedibili visitano ciclicamente molti Paesi africani, soprattutto quelli collocati nelle fasce tropicali, distruggendo i raccolti e provocando carestie. Per sfruttare al meglio una preziosa opportunità di rinascita, l’Onlus bergamasca delle “Suore Poverelle dell’Istituto Palazzolo” ha lanciato un concreto programma di aiuto: dare ai contadini del Malati gli strumenti per lavorare la terra. Ai microfoni di Radio Padre Pio ne abbiamo parlato con Gustavo Savi, volontario missionario dell’Associazione.
“Abbiamo pensato di chiamare il progetto “….Ti mangia la fame”. Bisogna tener presente che il Malawi in questi ultimi mesi è strangolato dalla siccità e le scorte alimentari sono ormai esaurite e il mais, base primaria dell’alimentazione, non si trova più nei mercati. I fortunati che riescono a procurarsene qualche mangiata lo pagano a peso d’oro. Pur di avere un paso garantito, c’è chi preferisce farsi arrestare e finire in carcere. Si spera che tra qualche mese, all’inizio del nuovo anno, potrebbero tornare le piogge e la vita riprenderebbe il suo corso. Il rischio è però in attesa di tutto ciò, in tutto il Paese potrebbe non esserci neppure un chicco di mais da seminare. Per sfruttare al meglio questa preziosa opportunità di rinascita, abbiamo lanciato un programma di aiuto, ossia fornire alle famiglie dei contadini malawiani una zappa, sementi, concime e un quantitativo di mais sufficiente per sopravvivere sino al raccolto. Questi attrezzature e sementi serviranno a produrre quei 600 chilogrammi di mais necessari a una famiglia di quattro persone per sopravvivere un anno. Questo progetto affianca le diverse attività delle Suore Poverelle già presenti in tre villaggi del Malawi a partire dal 1983”.
Info. Tel. 035.220510