“La società italiana è ormai plurale e colorata. Rispetto al nostro impegno a costruire nel Paese un modello di integrazione aperto e democratico, richiamiamo l’attenzione su 3 problemi prioritari: il diritto di asilo, il diritto di voto, il diritto di cittadinanza ai figli degli immigrati che nascono in Italia”.
E’ una delle molte proposte che, alla vigilia del XXII congresso nazionale, le Acli(Associazione Cristiana Lavoratori Italiani) lanciano sullo scenario socio-politico italiano, forti di oltre 800mila soci e di un incremento del 17 per cento dei tesserati.
Dopo la battaglia per il diritto alla formazione come aspetto fondamentale dei diritti
di libertà, nei prossimi giorni dal congresso di Torino le Acli rilanceranno la questione
della rappresentanza politica degli interessi dei minori, facendo propria l’idea –nata da molti anni a sostegno delle politiche per la famiglia- che la madre sia delegata a scegliere del loro futuro anche attraverso il voto.
Un’altra proposta impegnativa e coraggiosa che sarà presentata riguarda il servizio civile, che per le Acli dovrebbe diventare obbligatorio per i giovani di tutti i Paesi dell’Unione Europea.