“… l’uomo ha bisogno di scandire il tempo libero per non perdere il contatto con la realtà. Scandire il tempo significa ritmarlo, stabilire dei ritmi, cioè il succedersi regolare, nel tempo, dei suoni. Perdere la cognizione del tempo significa non avere più punti di riferimento, significa alterarne i ritmi, vuol dire perdere la cognizione di se’ ”
Si presenta così l’Associazione A.T.L.H.A. ( Associazione Tempo Libero Handicappati ) di Milano per dare a tutti la possibilità di conoscere il proprio impegno e le attività che dal 1986 porta avanti, occupandosi del tempo libero, inteso come momento di integrazione sociale del giovane disabile, secondo un progetto costruito su basi pedagogiche e non puramente assistenziali.
Ai microfoni di Tele Radio Padre Pio, abbiamo ascoltato la testimonianza di Lino Brundu, direttore dell’Associazione.
Grazie agli sforzi dell’Atlha – afferma Lino Brundu – l’organizzazione del tempo libero per i disabili oggi pare assumere una particolare attenzione da parte delle istituzioni pubbliche e private, e non viene più considerato un superfluo, anche se gli interventi in questo settore sono ancora troppo limitati e carenti.
C’è ancora molta strada prima di arrivare al superamento di una mentalità che tende a differenziare le persone per categorie (il normale, l’handicappato, il sano, il malato, ecc.).
Ecco perché, attraverso il tempo libero,l’Associazione si batte per l’affermazione di una cultura capace di integrare le diversità. Il tempo libero per l’Atlha è un’occasione privilegiata di integrazione sociale, un’opportunità preziosa per stare con gli altri, parlare e farsi conoscere con i propri sentimenti, le proprie emozioni e i propri interessi, come ciascuno di noi è portato a fare”.