‘Saperi e sapori della tradizione ebraica’ è il tema della sesta edizione della Giornata Europea della Cultura Ebraica in programma il 4 settembre in 26 Paesi europei. 44 le città italiane coinvolte; tra esse Ancona, Bologna, Casale Monferrato, Ferrara, Firenze, Livorno, Milano, Napoli, Parma, Siracusa, Trani, Trieste, Venezia… A Vercelli la piccola comunità ebraica è stata ‘adottata’ in questa edizione dall’Ugei, l’associazione dei giovani ebrei italiani.
Come di consueto, sarà per tutti l’occasione di visitare luoghi e monumenti normalmente chiusi al pubblico, come le sinagoghe, e di conoscere da vicino un po’ della millenaria cultura e tradizione ebraica.
Alle mostre, ai convegni, agli spettacoli ispirati al tema si accompagneranno degustazioni di piatti e prodotti tipici della cucina ebraica , corsi di cucina, incontri a tema.
“La giornata europea della cultura ebraica si svolgerà in un clima di paura, di tensioni internazionali, di incombenti rischi di attentati terroristici. Come far entrare, in quest’atmosfera, la parola cultura? Per noi, ebrei europei -afferma Amos Luzzatto, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane- dovrebbe essere sempre più evidente che questa parola non rappresenta un lusso per tempi tranquilli e distesi, ma si tratta di una delle armi più importanti di cui disponiamo, proprio per reagire alla violenza, al sangue, alle distruzioni. Si tratta infatti dell’arma che fa appello alla razionalità, all’equilibrio e alla capacità di analisi, grazie alla quale cerchiamo di capire gli sconvolgimenti del mondo nel quale siamo immersi, e forse anche della strada per uscire dal caos. In tutta l’Europa, tra cittadini di fedi diverse, occorre uscire dalla cornice di incontri limitati e dalle affermazioni generiche di reciproco rispetto; e di sviluppare invece un lavoro continuo di approfondita conoscenza, nella consapevolezza che fra popoli che si affacciano sulle sponde dello stesso mare(concretamente o per metafora) c’è sempre qualche scambio possibile, e c’è sempre qualche cosa da imparare. E pertanto, la ricerca della verità si avvale sempre del dialogo e non della minaccia o della coercizione.
Anche questo deve essere lo scopo della Giornata europea della Cultura ebraica”.
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