E’ stata inaugurata ieri a Roma nel Parco di Villa Piccolomini, la mostra fotografica “Turkana, nomadi di frontiera”.
Promossa da Amref e dall’associazione Terra Nuova, l’esposizione ricorda i 10 anni dall’adozione della Convenzione Onu per la lotta alla desertificazione in Africa, avvenuta il 17 giugno 1994.
“Le problematiche legate al problema della desertificazione – ha detto Pietro del Soldà curatore della mostra e ospite ai microfoni di Radio Padre Pio – si fanno sempre più pressanti. Citando alcuni dati, contenuti in un appello lanciato dal segretario delle Nazioni Unite, Kofi Annan, nei prossimi sedici anni saranno 60 milioni le persone che abbandoneranno la propria terra, ormai in via di desertificazione. Questo per far capire come il processo di inaridimento del suolo, sopratutto in Africa è un fenomeno che provoca un numero di rifugiati superiore a quello dei numerosi conflitti che insanguinano il continente nero.”
Per celebrare questa giornata, l’Amref ha scelto gli scatti del fotografo Nico Marziali, che documentano la storia, la cultura e la vita dei Turkana, una popolazione africana nomade, tra le più
remote ed isolate. 400 mila persone, a rischio d’estinzione, che prendono il loro nome dall’omonimo lago di Turkana nel Kenia nord occidentale.
“L’economia di questa popolazione è basata sul bestiame, che solo nel 2000 ed a causa di una siccità è diminuito del 70% – ha proseguito Soldà – lo scopo della mostra è far conoscere a tutti non solo la situazione di questa gente, ma anche le possibilità d’intervento. Infatti, in accordo con il governo Keniano, stiamo pensando di istituire un mercato del bestiame per sviluppare le risorse economiche dei Turkana.”