“ Kora ” è il nome di una piccola cooperativa sociale operante a Bari con l’intento di promuovere l’educazione interculturale in un contesto territoriale sempre più coinvolto nel processo di inserimento degli immigrati nel tessuto sociale.
“Il nome deriva da uno strumento – ha raccontato Rosanna Labalestra,Presidente della cooperativa, ai microfoni di Tele Radio Padre Pio – che le tribù africane usano per accompagnare composizioni vocali. Si tratta di uno strumento a corde pizzicate, a metà tra un’arpa e un liuto, originario dell’Africa occidentale.
Lo strumento consiste di un lungo manico inserito in una grande cassa armonica sferica coperta da un piano armonico (che può essere in pelle di antilope o di mucca). La kora è uno degli strumenti più importanti della musica africana ed è suonato da musicisti professionisti, detti jali (plurale jalolu).
Abbiamo scelto questo nome perché esprime perfettamente la nostra realtà e i nostri progetti nel promuovere l’educazione interculturale, con questa piccola cooperativa nata lo scorso marzo grazie al contributo e l’impegno di cinque soci.
Tra le ultime iniziative,ricordo, la pubblicazione (in collaborazione con la Casa editrice Sinnos) di due libri rivolti a bambini e ragazzi per favorire l’educazione alla conoscenza delle altre culture e delle problematiche legate all’emarginazione e al territorio. Il primo libro, Raccontando l’Albania, è nato tra i banchi di scuola e raccoglie testi e disegni di alunni delle scuole elementari e medie della provincia di Bari, sia italiani sia albanesi. Un confronto tra ciò che i bambini italiani conoscono del Paese vicino e quello che gli albanesi conservano delle tradizioni e della memoria della loro terra. Il secondo libro, Intorno al fuoco, è scritto da uno zingaro Rom rumeno, Daniel Tomescu, che vive in un campo nomadi alla periferia di Bari ed è rappresentante della comunità rumena della città pugliese. La sua è un’appassionata testimonianza della vita, delle tradizioni e della cultura del suo popolo, spesso oggetto di pregiudizi e discriminazioni.
Attualmente il nostro desiderio è quello di realizzare degli sportelli in enti pubblici e realizzare nel mese di settembre dei laborati di informazione e conoscenza nelle scuole ”.
Per info: Tel. e fax 080/52.12.393.