Sono oltre 250 i giovani di Israele, Palestina e Giordania che tra poche settimane partiranno per la Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid in Spagna, dal 16 al 21 agosto.
Ospite di Tele Padre Pio mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo, vicario per Israele del Patriarcato latino di Gerusalemme e delegato per il coordinamento della pastorale giovanile tra le chiese cattoliche della Terra Santa, al quale abbiamo chiesto come i giovani della Terra Santa si stanno preparando alla Gmg di Madrid.
«Con molto entusiasmo come sempre. Dall’esperienza abbiamo imparato che questi incontri valgono nella misura in cui vengono preparati bene prima, e nella misura in cui hanno un seguito dopo. Valgono per i giovani ma anche per la comunità locale che li manda e che dopo li accoglie. Noi ci prepariamo prima di tutto in spirito di unità perché vogliamo che questa esperienza sia prima di tutto per noi una testimonianza di unità. In secondo luogo ci prepariamo con lo spirito di giovani di Terra Santa e andremo come giovani di Terra Santa per dare testimonianza agli altri amici del mondo intero a Madrid che la Chiesa ha una terra di origine, dove sono le sue fonti cristiane, storiche e geografiche. Infine andremo a Madrid nello spirito del messaggio del Santo Padre “Radicati in Cristo e saldi nella fede”».
Mons. Marcuzzo ha proseguito ricordando la sua partecipazione a numerose Gmg, da quella di Czestochowa nel 1991 fino a quella di Sidney, passando per quella giubilare di Roma nel 2000 «la più bella e della quale conservo uno straordinario ricordo».
I giovani di Terra Santa arriveranno in Spagna qualche giorno prima dell’inizio della Gmg e saranno accolti da famiglie resesi disponibili all’accoglienza per vivere i giorni che precedono l’evento a contatto con la cultura, le tradizioni e la storia del paese che li accoglie.
«I giovani partecipanti alla Gmg porteranno a casa incoraggiamento e speranza per il futuro – ha concluso il presule – i gesti di amicizia, perdono, solidarietà che vivranno durante quelle giornate che per sempre rimarranno impresse nei loro cuori».