“Oggi è importante ricordare il grande passo avanti che in questi decenni il mondo ha compiuto: dopo la Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo, firmata 55 anni fa, si è sviluppato sempre più, nel diritto internazionale, un corpus giuridico condiviso, come mezzo per difendere questi diritti fondamentali di ogni persona”
Antonio Papisca(nella foto), uno dei principali esperti di diritti umani e di diritto internazionale, per la Giornata Internazionale dei Diritti dell’Uomo interviene nel programma di Radio Padre Pio Oggi per voi.
“Se paragoniamo il presidente americano Roosevelt(protagonista, insieme con la moglie Eleonore, della stesura della Dichiarazione), ai suoi nipotini come George W. Bush, vediamo che purtroppo l’attuale presidente non è all’altezza.
La guerra non è tra i mezzi contemplati per difendere e diffondere i diritti dell’uomo.
Come la democrazia, non possono essere imposti con la forza.
Certo, nel consesso dell’Onu, siedono anche personaggi in forte contraddizione con i principi solennemente proclamati nella Carta, ma per i paesi democratici ‘noblesse oblige’!
Ciò che si può e si deve fare è proporre, non imporre, come afferma anche il Papa, il primo alfiere, l’autentico portabandiera dei diritti di ogni uomo di questo pianeta”.