18 novembre Giornata Nazionale di Preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili. La Chiesa italiana istituisce questa ricorrenza nella “Giornata europea per la protezione dei minori”. Segnale che giunge chiaro e forte per ribadire la volontà di trasparenza e di parresia espressa con l’approvazione da parte della CEI delle Linee guida per il contrasto agli abusi ed al sostegno delle vittime (2019), e con la costituzione, a livello nazionale, regionale e diocesano, di una rete di Servizi per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, composta da un referente specifico, un pool di esperti (psicologi, psicoterapeuti, operatori di pastorale familiare, giuristi) e di uno sportello di ascolto. Il Servizio nazionale tutela minori ha inoltre redatto tre specifici sussidi, sulle ferite provocate dagli abusi, sulle buone prassi di prevenzione da adottare in parrocchia, e sulla formazione dei presbiteri.

La Chiesa italiana innalza al Signore richiesta di perdono per i peccati commessi, ed indica a tutte le diocesi l’odierna celebrazione anche come occasione favorevole per formare la coscienza e la responsabilità di tutto il Popolo di Dio nei confronti dei bambini e dei ragazzi affidati alla cura delle singole comunità ecclesiali. “E’ un appuntamento dal significato importante, tutt’altro che formale –ha spiegato l’arcivescovo di Ravenna-Cervia, Lorenzo Ghizzoni, presidente del Servizio nazionale CEI per la tutela dei minori – Chiedendo perdono al Signore per i peccati commessi anche dagli uomini di Chiesa, vorremmo anche impetrare la protezione dello Spirito sulle attività che si svolgono nelle parrocchie, negli oratori, negli istituti…in tutti quei luoghi dove incontriamo e custodiamo i più giovani”.
Era il maggio 2015 quando i 47 Stati membri del Consiglio d’Europa istituirono la Giornata Europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale. Il Segretario Generale Thorbjørn Jagland, nell’occasione esortò gli Stati membri a sensibilizzare l’opinione pubblica sullo sfruttamento e l’abuso sessuale dei bambini: “Il nostro silenzio traccia un’invisibile protezione intorno agli autori di tali ignobili azioni. Abbiamo la responsabilità di infrangere i tabù dietro i quali si trincerano i pedofili”.
