«È inutile dire con quanta passione Padre Pio celebra il Natale. Sempre vi pensa e conta i giorni che lo separano da un Natale all’altro sin dal giorno dopo. Gesù Bambino per lui è un’attrazione specialissima. Basta che senta il suono di una pastorale, di una ninna nanna, che solleva lo spirito su su, tanto che a guardarlo sembra in estasi». Sono le parole che fr. Ignazio da Ielsi, superiore del convento di san Giovanni Rotondo dal 1922 al 1925, annotava nel suo diario il 24 dicembre 1922. Conosciamo tre apparizioni documentate di Gesù Bambino a Padre Pio: nel 1911 quando era a Venafro, sappiamo grazie a fr. Agostino da San Marco in Lamis, che durante un’estasi il Bambinello gli apparve piagato. «Un’apparizione quanto mai singolare e unica in tutta l’agiografia cristiana» scrisse fr. Gerardo di Flumeri in un opuscoletto dedicato alle "Apparizioni di Gesù Bambino a Padre Pio". Nel 1919, fr. Raffaele da Sant’Elia a Pianisi, vide Padre Pio nel corridoio della clausura del convento di san Giovanni Rotondo, con Gesù bambino tra le braccia «tutto luminoso». Il 24 dicembre 1922 una compaesana, Lucia Iadanza, vide Padre Pio nella sacrestia della chiesetta antica di Santa Maria delle Grazie con il piccolo Gesù tra le braccia. Un episodio raccontato durante la trasmissione da fr. Modestino Fucci. Padre Pio quando si accorse che Lucia lo stava fissando attonita le chiese: «Lucia cosa hai visto?». Lucia rispose: «Padre ho visto tutto», Padre Pio allora l’ammoni severo «Non dir nulla a nessuno».
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