Si è aperto oggi a Mosca Civil G8, l’incontro tra il Governo russo e 600 rappresentanti della società civile(oltre 300 Ong) provenienti da 50 paesi.
Sergio Marelli, presidente dell’Associazione che riunisce le Organizzazioni non governative italiane, partecipa ai lavori in vista del Summit del G8 a San Pietroburgo (15-17 luglio).
“Purtroppo abbiamo la conferma che i temi dello sviluppo e dell’Africa sono marginali nell’agenda del Vertice –dichiara Marelli – Ma ribadiamo che le questioni dello sviluppo e dell’Africa devono entrare nell’agenda del G8, almeno come monitoraggio degli impegni presi nei vertici precedenti, Gleneagles fra tutti, con l’impegno della cancellazione del debito dei paesi più poveri per oltre 40 miliardi di dollari, i finanziamenti alla cooperazione allo sviluppo e la lotta all’Aids”.
In riferimento alle questioni interne russe riguardanti i diritti umani (caso Cecenia in testa), le Ong italiane chiedono che si riaffermi il diritto all’autodeterminazione dei popoli.
“Se le richieste avanzate non saranno accolte –conclude Marelli – i Governi che si riuniranno a San Pietroburgo saranno delegittimati a rappresentarci. I Summit dei G8 hanno un’enorme responsabilità sui destini del mondo e la partecipazione sociale è fondamentale”.
Intanto si è costituito, tra le Ong che lavorano in Afghanistan e in Iraq, il coordinamento Cooperazione in contesti di guerra, per affermare con chiarezza la distinzione dell’aiuto umanitario e di cooperazione allo sviluppo da altri tipi di intervento internazionale.
In particolare, le Ong italiane aderenti sono Alisei, Aispo, Cesvi, Coopi, Cosv, GVC, Intersos.