“Sarebbe pura follia arrivare a un dibattito parlamentare sotto gli effetti di un’onda emotiva”.
Carlo Casini, presidente del Movimento per la Vita, ribadisce a Radio Padre Pio le motivazioni fondamentali in difesa della vita e contro l’eutanasia, che ogni uomo ragionevole dovrebbe condividere.
“Non è una questione religiosa. Un dibattito serio e costruttivo deve prendere le mosse dal lavoro del Comitato nazionale di bioetica, che si è già pronunciato più volte in materia, respingendo ogni forma di ‘dolce morte’. Non possiamo che concordare con il Comitato, allorché esclude che la decisione di farsi uccidere sia un atto di libertà. Per quanto riguarda il cosiddetto testamento biologico, esso ne riconosce un senso solo nella misura in cui consente la continuazione del dialogo medico-paziente senza vincolare scienza e coscienza del medico.
In queste materie –conclude Casini- non c’è nulla di peggio dell’avviare dibattiti sotto l’effetto di un’onda emotiva. Sarebbe folle arrivare in Parlamento avendo negli occhi le immagini di Piergiorgio Welby. La presentazione di un caso particolarmente coinvolgente e capace di commuovere l’opinione pubblica è un metodo di azione Radicale, ripetutamente sperimentato, in cui è presente una venatura di violenza, perché mira a cancellare con il fascino dell’emozione la lucidità della ragione”.
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