Sono state 1146 le esecuzioni accertate nel corso dell’anno 2003.
Il dato è stato reso noto da Amnesty International, nell’ultimo rapporto sulla pena di morte nel mondo.
Sulla base delle informazioni disponibili(comunque incomplete), in Cina sono state eseguite almeno 726 condanne a morte; 108 in Iran, 64 in Vietnam e 65 negli Usa.
Sempre nel 2003, sono state emesse almeno 2.756 condanne a morte in 63 paesi. Anche in questo caso, il dato effettivo è quasi certamente più elevato.
Alla fine del 2003, 77 paesi avevano abolito la pena di morte per tutti i reati. Nel gennaio di quest’anno il parlamento delle Samoa ha abolito la pena di morte e lo stesso provvedimento è stato preso a marzo dal re del Bhutan.
“I paesi che mantengono la pena capitale a causa del suo presunto potere deterrente nei confronti della criminalità, sfidano le ricerche scientifiche -ha sottolineato Karen Hooper, responsabile pena di morte di Amnesty Italia- che mostrano l’inesistenza di un effetto del genere. In Canada, ad esempio, il tasso di omicidi è sceso del 40% dopo l’abolizione della pena di morte(nel 1975).
Amnesty chiede che i governi tengano fede ai loro obblighi internazionali. La pena di morte è la punizione più crudele, inumana e degradante e rappresenta una clamorosa negazione del diritto alla vita”.