Sospendere per cinque anni la distruzione degli embrioni umani. Una moratoria che, almeno a livello europeo, permetterebbe di salvare alcune vite, in modo analogo a quanto si sta facendo sulla pena di morte. Alla proposta, lanciata dal quotidiano Avvenire con un editoriale di Eugenia Roccella, aderisce l’associazione Scienza & Vita.
Da Giappone e Stati Uniti giungono intanto risultati nuovi dagli studi su cellule staminali adulte.
“E’ questa la strada per ricerche eticamente sostenibili -affermano Maria Luisa Di Pietro e Bruno Dallapiccola, presidenti dell’associazione- si eviti la distruzione di embrioni umani a scopi scientifici“. Scienza & Vita promuoverà ora la mobilitazione di tutti i propri soci perché la proposta di moratoria europea sulla distruzione di embrioni umani venga condivisa e sottoscritta da una larga rappresentanza dell’opinione pubblica italiana.
San Giovanni Rotondo “Città della Pace” per il Rotary International
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