Un film per ricordare il francese Louis Braille, musicista cieco e inventore del metodo Braille che permette ancora oggi alle persone non vedenti di comunicare, leggere, lavorare, riconoscere le note e le monete.
La pellicola s’intitola “Echi di sera” e racconta la straordinaria invenzione di Braille, la cui vita si intreccia con le storie, ambientate ai giorni nostri, di Anna e Giacomo, lei allieva del Conservatorio e lui famoso insegnante di musica non vedente, e di un misterioso spartito, realmente esistito e scritto da Antonio Belletti, musicista cieco del secolo scorso.
Il film scritto da Enza Negroni e Silvia Colombini e girato interamente a Bologna, è stato realizzato in collaborazione con l’Istituto per non vedenti “Francesco Cavazza”, in collaborazione con il Conservatorio e la Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna.
“Ci è sembrato doveroso ricordare, a 150 anni dalla sua scomparsa, il fondatore di quel linguaggio universale che ha permesso a tutti i non vedenti di integrarsi perfettamente nella società in cui vivono. Nel film abbiamo cercato di limitare i personaggi in modo da rendere perfettamente riconoscibili le voci, abbiamo dato molta importanza alla musica, non solo come colonna sonora ma anche come elemento narrativo, dando peso anche ai rumori di fondo e alla voce fuori campo – ha detto Enza Negroni regista del film e ospite di Radio Padre Pio – inoltre, in apertura e chiusura di scena, abbiamo fatto in modo che dai dialoghi si possa capire dove si sta ambientando la scena”.
“Il film è stato pensato soprattutto per essere materiale didattico per le scuole, più che per il grande pubblico – ha concluso la Negroni – anche se la speranza è quella di approdare a Rai Educational.