“Credo che oggi i ragazzi corrano rischi talmente grossi da giustificare anche qualche genitore che ficca il naso nel loro diario”.
Don Antonio Mazzi commenta, ai microfoni di Radio Padre Pio, la sentenza del Tribunale di Milano che ha assolto un padre indagato per aver violato la privacy del figlio adolescente. Decisione che il giudice ha basato su ‘ragionevoli motivi di preoccupazione’ da parte del genitore, causa di giustificazione per un comportamento in sé illegittimo.
“Mi sembra una decisione giusta e condivisibile. Ma voglio anche raccontarvi un fatto: io stesso ho potuto salvare due sedicenni dalla droga in questo modo. Le loro ragazze, curiosando nei diari dei fidanzatini, avevano scoperto fatti che sono venute a confidarmi. Un’indiscrezione provvidenziale! Del resto –ha proseguito Don Mazzi, autore di un’agenda per adolescenti che si chiama ‘Tremenda’- ormai i ragazzi riescono a comunicare nei modi più diversi, tranne che parlare!
Qualche tempo fa ho commissionato un’indagine tra i minori da cui è risultato che quasi uno su due si confida, anziché con le persone che ha intorno, con il proprio diario. Ma un genitore, o comunque chi ama i propri ragazzi, vuol conoscerli, anche per proteggerli! E allora per capire chi è, cosa fa, in che cosa crede un figlio, talvolta può capitare anche di ricorrere a mezzi un po’eccessivi”.