A tutti voi auguro Ramadan Kareem.
Così Mons. Paul Hinder, cappuccino, vescovo di Abu Dhabi e Vicario apostolico d’Arabia, chiude il suo messaggio ai musulmani. Un appuntamento che in genere coincide con la grande festa di Id Al-Fitr, al termine del Ramadan, ma che quest’anno il presule ha voluto anticipare, scrivendo tra l’altro: “Il mese del Ramadan è un dono all’umanità, perché è tempo per ritornare a Dio, per andare verso i propri fratelli e sorelle e per rafforzare i vincoli familiari.
Il digiuno si fonda su un atteggiamento di fede, umiltà e dipendenza da Dio.
I cristiani che obbediscono alla Parola di Dio intendono continuare a costruire ponti di amicizia e comprensione con i seguaci di tutte le religioni, al fine di cercare il vero bene di ogni persona e di ogni società. In qualità di capo dei cattolici degli Stati del Golfo, ci tengo a dire che la nostra priorità è il bene delle società musulmane del Golfo, che ci hanno accolti come ospiti.
Se ci sono state parole o atteggiamenti da parte nostra che hanno, o avrebbero potuto, offendere i vostri sentimenti religiosi, vi chiedo di perdonarci. Così come anche io perdono coloro che possono aver mancato di rispetto ai nostri sentimenti e credenze. Per quanto mi riguarda, rispetterò il digiuno del primo giorno di Ramadan, digiunando io stesso in segno di solidarietà con voi”.