Dopo le modifiche, approvate oggi dalla Camera dei Deputati, al decreto sugli organismi geneticamente modificati, Coldiretti rilancia la campagna ’Liberi da ogm’.
“L’opposizione alla diffusione degli organismi geneticamente modificati nei campi e sulle tavole degli italiani –ricorda l’associazione- raccoglie consensi bipartisan, come dimostra il fatto che in meno di un anno quattordici Regioni, metà governate dal centrodestra e metà dal centrosinistra, hanno adottato o stanno per adottare delibere per dichiarare il proprio territorio libero dal biotech“.
Allo stesso modo 1856 Comuni, trentuno Province e trentacinque Comunità montane; la regione con il più alto numero di comuni ogm free è il Piemonte.
Legambiente, a sua volta, commenta l’approvazione delle norme di regolamentazione della coesistenza tra le colture(tradizionali, biologiche e transgeniche), affermando che finalmente si dà il giusto peso al rischio di contaminazione, prevedendo una sanzione non solo amministrativa. Ci auguriamo ora che le lobby non tentino di ostacolare l’entrata in vigore di questo provvedimento, e che il Parlamento possa al più presto concludere questa battaglia”.
Secondo l’ultimo rapporto Censis, otto italiani su dieci temono la manipolazione e la contaminazione degli alimenti più degli incidenti, della povertà e della perdita del lavoro.