Nonostante la firma, cinque mesi fa, dell’accordo di pace per il Darfur (Dpa), Amnesty International denuncia, in un nuovo dettagliato rapporto, l’intensificarsi dei combattimenti, l’aumento degli sfollati e un clima di maggiore incertezza. “Constatato che finora la Missione dell’Unione africana in Sudan (Amis) non è stata in grado di proteggere la popolazione civile –ha dichiarato a Radio Padre Pio Paolo Pignocchi- sollecitiamo ancora una volta il governo sudanese a consentire la presenza di una forza di pace dell’Onu col mandato di tutelare i civili del Darfur, come previsto dalla Risoluzione 1706 del Consiglio di sicurezza”.
Oltre a ciò, Amnesty chiede al governo del Sudan di permettere all’Amis di continuare a operare nel Darfur fino a quando i peacekeeper delle Nazioni Unite non verranno dispiegati, e di porre fine a tutte le violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario nel corso dell’attuale offensiva militare.
Collaborazione per uso etico dell’IA nella Pubblica Amministrazione
U-PEACE e Mediterraneum Foundation avviano una collaborazione strategica per promuovere un uso etico e responsabile dell’Intelligenza Artificiale nella Pubblica Amministrazione
















