Sulle alture di Munyaga, a Kabarondo, in Ruanda, sorgerà presto una nuova scuola cattolica; per la precisione, un centro di educazione e istruzione primaria destinato a bambini tra i sei e dodici anni, molti dei quali hanno conosciuto l’orrore del genocidio del 1994.
A progettarlo è stato il “Gruppo Ruanda Padre Tiziano“, presieduto da don Candido Bizzarri, parroco della Parrocchia Santo Stefano di Novellara, paese reggiano in cui l’organizzazione ha sede e da cui partono ogni anno decine di volontari per campi estivi e invernali.
“Il complesso in costruzione – ha dichiarato don Candido Bizzarri, ai microfoni di Tele Radio Padre Pio – prevede 16 aule suddivise in 8 blocchi, magazzini e uffici, un laboratorio per la formazione agricola, impianti sportivi e servizi igienico – sanitari.
Una volta terminati i lavori, che impegnano un centinaio di operai del posto, per un costo complessivo di 650 mila euro, il centro sarà donato alla diocesi di Kibungo, guidata da vescovo Fréderic Rubwejanga.
Concepita in modo da poter ospitare contemporaneamente 800 studenti – fino ad oggi costretti a lunghi spostamenti per frequentare lezioni all’aperto, in capanne fatiscenti – la nuova scuola potrà servire un bacino d’utenza di circa 1600 bambini, grazie a due turni giornalieri di lezione”.
Il rapporto di amichevole collaborazione tra Reggio Emilia e Kibungo continua oggi sulle orme impresse da Padre Tiziano, missionario dei Padri Bianchi il quale avviò molte iniziative sociali e umanitarie in Ruanda già dal 1974; morì sei anni dopo in un incidente aere